10 gennaio 2008

Waikiki (dalle parole ai fatti)







Giusto per dar prova del fatto che non spendo il mio tempo solo a cianciare, vi presento la mia opera prima, Waikiki.
Waikiki è nata dall'idea di donare una pigotta all'Unicef a Natale. Sull'iniziativa vi rimando al sito.
Anzi sapete che a Genova è stata creata la Pigotta più grande del mondo? Guardate qua. Molti sono dissenzienti, ma io la trovo comunque un'idea bella, specie laddove coinvolge i centri per anziani, le scuole vespertine, i piccoli laboratori sartoriali di periferia, cui dà secondo me una bella opportunità di condivisione.
Allora ero ancor più ignorante in materia di cucito di ora... ma mi sono cimentata ugualmente.
Ho guardato ben bene le pigotte in vendita alla bancarella e presso il Centro Unicef di Genova, ho scaricato il cartamodello dal sito e ho deciso quasi subito di fare una bambola hawaiana. Non chiedetemi perché... L'ho fatta in panno lenci marrone (io adoro il panno lenci), imbottita di meraclon e poi mi sono inventata un top con fiori applicati di panno. Il gonnellino è fatto di strisce di tulle annodato e devo dire che ha fatto una bella resa, anche se il trattamento cui ho sottoposto il povero tulle (tagliato a striscioline e annodato) non è certo ortodosso...
La bocca e gli occhi sono di panno applicato con ricami a punto catenella. A dire il vero ero molto indecisa: inizialmente volevo usare delle perline per gli occhi, ma non si possono applicare perline o bottoni sulle pigotte. Questo divieto però è stato un bene: avevo visto una bellissima pigotta con i tratti del viso dipinti e quindi mi sono comprata i colori per stoffa, ma poi ho pensato di fare di testa mia e così ho usato ago (da moulinet ma con la punta) e filo (moulinet, of course!!).
I capelli sono di lana vera (non mi sono fidata dell'acrilico) cuciti e poi tagliati e pettinati a trecce.
Il mio primo "tutorial" sulle bambole di pezza lo devo a Rossella Usai, di cui vi invito a visitare lo spazio web qui, (io ci ho passato delle ore e le sono infinitamente grata), ma sulle bambole ho letto tantissimo e conto di parlarne in dettaglio presto.
P.S. Ovviamente poi Waikiki l'ho portata all'Unicef, semplicemente ho le foto in quanto conosco chi l'ha comprata!

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