8 aprile 2008

Progetti futuri

E così un'altra bambola è venuta alla luce!

Come si dice nelle conferenze importanti: quali prospettive per il futuro?

Ma innanzitutto devo riferire di un'importante scoperta; anche a Genova si può trovare la maglina per fare le bambole steineriane.

Questo evento insperato e inatteso mi è capitato alla Bottega Solidale di via Galata. A dire il vero sono entrata cercando del thé al gelsomino, poi vedendo esposta una bambola Waldorf, ho chiesto alla signora se PER CASO vendevano anche la maglina. L'ho fatto in modo del tutto privo di aspettativa, già una volta nel centro storico avevo fatto la stessa domanda in un negozio con la vetrina piena di bambole Waldorf ed ero stata guardata malissimo e trattata peggio. E invece stavolta ho trovato quello che cercavo. La signora è stata gentilissima e mi ha mostrato le bambole fatte da lei che ho trovato belle e curatissime tecnicamente, mi ha dato consigli molto utili sulla lavorazione della testa e ha condiviso con me le consuete preoccupazioni sull'effetto calvizie. Ho trovato della maglina color carne chiaro, adatta per una bambola europea; la signora mi ha tristemente raccontato che la maglina si riesce a vendere solo per bambole ariane e che magline beige o tantomeno marroni resterebbero per anni in magazzino. Mi ha mostrato poi un prodotto molto particolare, lo Skin Toner della Lyra, che è una serie di matite colorate sui toni dei colori della pelle di tutte le etnie del mondo, dall'eschimese al nigeriano. Ma mi ha detto che anche quello non incontra molto i gusti del pubblico. Sulle bambole lei trova che ci sia un gusto molto appiattito su bambole ariane, femmine e rigorosamente da regalare a femmine. E' facile capire come io trovi insensato tutto ciò.

Comunque, lamentele a parte (devo dire che il vizio di fare solo bambole femmine è anche mio, ma fare bambolotti è più difficile e vorrei impratichirmi ancora), sono molto contenta, intanto perché non capita spesso di passare una mezz'ora piacevole in un negozio, non solo a "comprare", ma anche a fare due chiacchiere e poi perché finalmente posso lanciarmi anch'io a provare una bambola Waldorf e godermi appieno il libro di Valeria Ferrari, che finora ho usato solo per i vestitini e le scarpe.

Un'unico dubbio; con le bambole Waldorf dovrei abbandonare la mia tecnica degli occhi in moulinet e panno lenci, che considero un elemento molto personale delle mie bambole...

Beh ho tempo per pensarci su...

Intanto mi sbilancio su un'anticipazione: la prossima bambola sarà con tutta probabilità tirolese e vorrei applicarci quanto di ricamo ho appreso in questo periodo...

E aggiungo un'ultima cosa; del thé al gelsomino mi sono completamente dimenticata!!!

2 commenti:

Unknown ha detto...

ciao, ho letto che a Genova hai trovato un negozio che vende la maglina per fare le bambole steineriane. mi potresti dire dove precisamente? la sto cercando, ma non riesco a trovarla da nessuna parte!! grazie mille ti lascio la mia mail: sibilla321@hotmail.com

ciao Manu

Sarah Tognetti ha detto...

Ciao Paola, ho trovato questo blog per caso, giravo su internet alla ricerca di bambole waldorf...mi è presa la scimmia e vorrei provare a cimentarmi in questa nuova impresa, anche se non so dove troverò il tempo per cucire boo! Va bè, anch'io abito a Genova e sono interessata al negozietto di via galata, come si chiama? Se non ti dispiace potresti anche dirmi dove hai visto esposte le bambole nel centro storico? Finora ho trovato delle bellissime foto su internet, anzi se non l'hai ancora fatto ti consiglio di andare a visitare questo blog: lesbigorneaux.canalblog.com è stupendo! Tornando a noi, tu che lavoro fai? Sai sono felicissima quando incontro zenesi, magari un giorno ti offro un caffè in centro! Buona serata!

Sarah
Shabby Chic Interiors