26 maggio 2008

Ancora profumo di rose...

Sì, è proprio così, da ieri, dalla mia "scappata piemontese" a Rosignano Monferrato, mi è rimasto ancora nel naso il profumo del rose...e fosse solo quello...
Nonostante il tempo inclemente e la pioggia che non ha dato un attimo di tregua tutta la giornata, è stata proprio una bella giornata, scombinata, bagnata e divertente.
A parte la fatica di trovare il paese, anche a causa di una segnaletica un po' incongrua, devo dire che ogni volta che vado in Piemonte mi stupisco sempre che a due passi da noi ci sia un paesaggio così diverso, cui gli occhi dei liguri non sono abituati.
La pianura con le sue ampie risaie e poi le colline con i loro filari di vigneti...proprio una natura particolare e resa ancor più suggestiva dall'essere tutta bagnata.

La pioggia ha falcidiato una parte delle iniziative in programma, tra cui le banda e i gruppi folkloristici, ma non ha certo raffreddato l'accoglienza ricevuta, che devo dire è stata calororissima. Ero tanto che non partecipavo a una festa di campagna, così genuina, così partecipativa; e poi la campagna mi mancava proprio!!

Il paese è in cima a una collina; è molto caratteristico, con le sue case, la piazza, e il tipico emporio alimentari/macelleria/gelateria/eccetera cui noi cittadini dai mille negozi siamo proprio disabituati.
Poi sarà che i floricoltori mi ispirano simpatia (ne conosco per ragioni di lavoro alcuni a Sanremo e so in quante difficoltà si dibatton), ma vedere questo paese disseminato di roseti mi ha messo proprio il buonumore; abbiamo anche fatto un salto a vedere la chiesa - molto antica e bella, con delle volte a sesto acuto dipinte di blu che tanto ricordano il cielo stellato - e anche lì siamo rimasti stupiti di vederla così riccamente addobbata di rose; e pensare che non si sposava nessuno!
E poi c'era una biblioteca civica piccola ma molto fornita, che per l'occasione è stata adibita a esposizione dei disegni dei bambini; insomma proprio un posto a misura d'uomo (e anche di piccolo uomo!).

A tutti gli ospiti è stato offerto un aperitivo ricchissimo a base di mozzarelline e pomodorini, bruschettine, grissini con il lardo, frittini di riso e verdure e pane con bagnetto. Abbiamo pranzato a una cifra veramente simbolica con un delicatissimo risotto alle rose, un bis di frittini e una mousse alla rosa, il tutto bagnato da un buon bicchiere di Barbera. E ci hanno pure offerto il caffé!! Data l'inagibilità degli spazi all'aperto, abbiamo tutti mangiato nei locali del municipio; al tavolo ho conosciuto una signora di Torino, Luciana, davvero molto simpatica (anzi approfitto per salutarla, se farà un salto sul blog), con cui abbiamo fittamente chiacchierato - con buona pace dei nostri compagni di viaggio e di vita - di ricami passati, presenti e futuri, ma soprattutto del fatto che il mondo del ricamo è un ricettacolo di idee, di cultura, di sapere e di saper fare, anche se in Italia molti non lo sanno.
E poi dopo mangiato, siamo entrati nella stanza delle meraviglie, il Teatro Salone Ideal che ospitava la mostra mercato delle ricamatrici francesi. Prevedevo di andare in sollucchero, ma forse non così tanto.

Confesso che conoscevo pochissimo le autrici, avevo ricamato solo un bordino di R de Rien, ma devo dire che sono proprio rimasta a bocca aperta davanti ai lavori di queste signore venute d'oltralpe.

E come si può rimanere indifferenti davanti ai microscopici ricami-miniatura in garza di seta di Sylaine Lenoir? (i cuscinetti in foto saranno lunghi non più di 2,5 cm)

Al lavoro infaticabile del Club Point de Croix Bourguignon di Digione?

Ai giardini incantati di Arlette e Liliane Renollet?


E soprattutto le creazioni colorate ed estrose di R de Rien?


Per chi avesse voglia di vedere anche altro, andate a dare un'occhiata qui, ma credetemi le foto non fanno proprio giustizia (anche perché giustamente non ci hanno consentito di fare foto troppo da vicino).

Per la cronaca, oltre al piacere di conoscere la rossa Gwen di R de Rien e di chiacchierare con lei nel mio francese scolastico e intorpidito, mi sono concessa anche il lusso di comprare 4 (sì 4) suoi cartamodelli, 2 monocromatici e 2 policromi.

Facendo una ragionevole previsione è lecito pensare che troverebbero spazio nella mia agenda di ricami nel 2108, ma può darsi che finiscano in cima alla lista!

3 commenti:

Unknown ha detto...

Uffa! Ma lo sai che io e Nadia volevamo venirci e invece eravamo totalmente cotte? Io dall'influenza (ancora adesso) e lei dalle solite cose da donne mensili! E poi pioveva a dirotto! Mannaggia! :-)

Anonimo ha detto...

era meglio se mi facevo coraggio e affrontavo la pioggia :-(
ma sono felice per te che hai vissuto una splendida giornata!

manu ha detto...

quel posto era il paradiso!! che lavori!